Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale. I sanvittoresi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati pressoché integralmente nel capoluogo comunale, la cui espansione edilizia ne ha determinato la contiguità alle località di Cerro Maggiore e Legnano dei comuni omonimi. Il territorio, comprendente anche il piccolo nucleo abitato di Molino Visconti, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma municipale, concesso con Regio Decreto, raffigura, su sfondo rosso, un castello d'oro merlato alla ghibellina e munito di tre torri, di cui la centrale più alta.

Centro di pianura, di antiche origini, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale. I sanvittoresi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati pressoché integralmente nel capoluogo comunale, la cui espansione edilizia ne ha determinato la contiguità alle località di Cerro Maggiore e Legnano dei comuni omonimi. Il territorio, comprendente anche il piccolo nucleo abitato di Molino Visconti, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma municipale, concesso con Regio Decreto, raffigura, su sfondo rosso, un castello d'oro merlato alla ghibellina e munito di tre torri, di cui la centrale più alta.

Storia

Abitata probabilmente fin da epoche remote, come la vicina Canegrate, in cui sono state scoperte tracce di una civiltà preistorica, deriva la prima parte del toponimo dal Santo decapitato a Lodi agli inizi del IV secolo d.C. e assai venerato nella zona fin dagli albori del cristianesimo; la seconda parte si richiama, invece, alla sua ubicazione lungo il fiume Olona. Dopo aver fatto parte nel Medioevo della pieve di Parabiago, sul finire del Cinquecento venne annessa a quella di Legnano. Seguendo le vicende storiche di quest'ultimo comune, nel XV secolo fu infeudata alla nobile famiglia dei Lampugnani, passando, verso la metà del Seicento, al conte Vincenzo Ciceri. Devoluta alla camera regia agli inizi del XVIII secolo, fu in seguito assegnata al conte Giuseppe Maria Rescalli. Tra le testimonianze storico-monumentali, degne di nota sono la parrocchiale di San Vittore, costruita negli anni Venti del XX secolo, in stile neogotico, e l'antica chiesetta di Santo Stefano al Lazzaretto, già citata in documenti del XIII secolo, nel cui interno è possibile ammirare pregevoli affreschi, alcuni dei quali risalenti al XV e al XVI secolo.

Abitata probabilmente fin da epoche remote, come la vicina Canegrate, in cui sono state scoperte tracce di una civiltà preistorica, deriva la prima parte del toponimo dal Santo decapitato a Lodi agli inizi del IV secolo d.C. e assai venerato nella zona fin dagli albori del cristianesimo; la seconda parte si richiama, invece, alla sua ubicazione lungo il fiume Olona. Dopo aver fatto parte nel Medioevo della pieve di Parabiago, sul finire del Cinquecento venne annessa a quella di Legnano. Seguendo le vicende storiche di quest'ultimo comune, nel XV secolo fu infeudata alla nobile famiglia dei Lampugnani, passando, verso la metà del Seicento, al conte Vincenzo Ciceri. Devoluta alla camera regia agli inizi del XVIII secolo, fu in seguito assegnata al conte Giuseppe Maria Rescalli. Tra le testimonianze storico-monumentali, degne di nota sono la parrocchiale di San Vittore, costruita negli anni Venti del XX secolo, in stile neogotico, e l'antica chiesetta di Santo Stefano al Lazzaretto, già citata in documenti del XIII secolo, nel cui interno è possibile ammirare pregevoli affreschi, alcuni dei quali risalenti al XV e al XVI secolo.

Economia

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali e foraggi. La principale risorsa economica è tuttavia costituita dall'industria, rappresentata soprattutto da calzaturifici; a questi si affiancano varie aziende che operano nei comparti lattiero-caseario, tessile, farmaceutico e della fabbricazione di macchine per ufficio. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni modeste ma sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono il credito e attività di consulenza informatica. Mancano, invece, servizi pubblici particolarmente significativi e strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico commerciale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali e foraggi. La principale risorsa economica è tuttavia costituita dall'industria, rappresentata soprattutto da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURIFICI'>calzaturifici</a>; a questi si affiancano varie aziende che operano nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, farmaceutico e della fabbricazione di macchine per ufficio. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni modeste ma sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono il credito e attività di consulenza informatica. Mancano, invece, servizi pubblici particolarmente significativi e strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico commerciale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini per le sue attività produttive e, in particolare, per il suo sviluppo industriale, che consente un buon assorbimento di manodopera, per la presenza dell'istituto d'istruzione secondaria di secondo grado e per alcune manifestazioni tradizionali; tra queste meritano di essere citate la sfilata della regina Manigonda e lo spettacolo per la Befana, che si svolgono appunto per l'Epifania, la festa delle associazioni, che si tiene la seconda domenica di maggio, la sagra del pesce, che ha luogo la terza settimana di luglio, e la fiera del secondo lunedì di settembre. Il Patrono San Vittore, si festeggia l'8 maggio.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini per le sue attività produttive e, in particolare, per il suo sviluppo industriale, che consente un buon assorbimento di manodopera, per la presenza dell'istituto d'istruzione secondaria di secondo grado e per alcune manifestazioni tradizionali; tra queste meritano di essere citate la sfilata della regina Manigonda e lo spettacolo per la Befana, che si svolgono appunto per l'Epifania, la festa delle associazioni, che si tiene la seconda domenica di maggio, la sagra del pesce, che ha luogo la terza settimana di luglio, e la fiera del secondo lunedì di settembre. Il Patrono San Vittore, si festeggia l'8 maggio.

Località

Molino Visconti

Molino Visconti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Vittore Olona rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.